T: Vittorio Zambon; M: Terenzio Zardini - Celestino Eccher, 1960
A Bassano, al bel fiume ridente,
dove l'Alpi digradan più giù
nacque al mondo una pura fanciulla,
santo esempio di eccelse virtù.
Crebbe, e a Padova, città del Santo,
la sua Casa soave fondò;
un giardino di aromi e di fiori
di caste anime allora sbocciò (2v).
L'amor vivo di Cristo dovunque
dalle figlie portato fiorì;
dei fanciulli, dei vecchi e malati
il cuor mesto a speranza s'aprì.
Suonò chiaro nell'aule il sapere,
gli svaghi ebbero brio eonestà;
fin nell'Africa nera che aspetta
tanto ardore or sentire si fa (2v).
Sei la luce che brilla sul monte,
sei più bianca di candido vel.
Salve, o Madre, tu dolce ci guida
all'Amore bruciante del Ciel.
Dolce Madre, dall'alta tua gloria
possa tu col tuo fuoco divin
nell'aureola raggiante,Beata,
sull'altare mostrarci il cammin! (2v).